SOTTOSOPRA CASTELFRANCO

Sottosopra 2025: a Castelfranco Veneto la musica indipendente di Dischi Sotterranei

Daniele Costa è Presidente e Direttore Artistico di Sottosopra. Alberto Tessariol è founder di Dischi Sotterranei, la spina dorsale di una scena musicale che non smette di innovare.
Si conoscono da anni, si stimano, si ascoltano. E da questo legame è nata una collaborazione che si è rafforzata nel tempo, fatta di visioni affini e di fiducia reciproca. Quest’estate prende forma in modo concreto: Sottosopra porta a Castelfranco Veneto tre artisti dell’etichetta padovana, due nel giardino di MiraggioLaguna Bollente (18 luglio) e Jesse the Faccio (25 luglio) – e uno sul palco del Festival: Coca Puma (1 agosto).

Parlando mentre camminano per Castelfranco, tra mura antiche, panchine e birrette prese al volo, Daniele e Alberto si confrontano. Di musica, certo, ma soprattutto di cosa significhi costruire un progetto culturale che abbia radici nel proprio territorio e lo attraversi con uno sguardo sempre rivolto altrove.

Daniele racconta che Sottosopra nasce da una necessità: scuotere una città bella e stratificata, ma spesso assente a sé stessa. “Il nostro lavoro è capovolgere lo sguardo. Mettere in moto la città, e muoverci con lei.” Il coinvolgimento – dice – è la parola chiave: un processo che riguarda ogni persona che entra a far parte dell’associazione, ma anche ogni artista che attraversa i suoi eventi.

Per Alberto, l’essenza sta in un gesto preciso, semplice solo in apparenza, ma che incarna in parte anche la filosofia dei progetti che segue:
“Se c’è una band che vogliamo vedere, se c’è un suono che sentiamo necessario, e nessuno organizza quel concerto… lo facciamo noi.”
Un approccio che non nasce dall’assenza, ma dalla volontà di creare possibilità. Di generare spazi nuovi, senza aspettare che arrivino dall’alto o da fuori.

Gli artisti selezionati raccontano molto di questa visione. Laguna Bollente, definita come una “frangia estremista” dell’etichetta, incarna lo spirito di sperimentazione e rottura. Daniele sorride e aggiunge: “Sotterranei è un po’ Sottosopra.” L’anno scorso c’era Gaia Morelli, quest’anno Laguna Bollente sarà tra gli ospiti di Miraggio.

Il dialogo si sposta su Jesse the Faccio, “l’artista con cui tutto è cambiato” – racconta Alberto. Con lui Dischi Sotterranei inizia a strutturarsi davvero come etichetta, a partire dal 2018. “Il primo disco è del 2019 – dice – e da lì abbiamo iniziato a prendere una forma chiara”. Quest’anno, quindi, Jesse arriva a Castelfranco, portando con sé l’essenza di un’etichetta che si è fatta strada con lui.

E poi c’è Coca Puma, la novità più recente e inattesa, arrivata via mail, ma bastano pochi ascolti per capire che quel “sì” è una scelta istintiva e consapevole. La sua ascesa è stata rapida ed esplosiva, un vero e proprio boom che ha catturato immediatamente l’attenzione, confermando l’intuito di Dischi Sotterranei nel riconoscere un talento capace di far vibrare l’etichetta con una forza nuova.

Quello che lega Sottosopra e Dischi Sotterranei è una pratica condivisa, più che una semplice collaborazione: il desiderio di costruire contesti, spostare il baricentro, dare forma a linguaggi nuovi. Castelfranco, grazie a questa sinergia, diventa un luogo in cui tutto questo può accadere. Dove l’idea di evento musicale si trasforma in esperienza relazionale, dove la sperimentazione ha spazio, dove anche l’imprevisto è benvenuto.

C’è, tra le righe, una dichiarazione di intenti: non ci interessa portare il “nome grosso” per fare numeri, ma qualcosa che risuoni con ciò che siamo, che ci trasformi, che ci metta in crisi in senso buono. E che – magari – riesca a farlo anche con chi partecipa, ascolta, si lascia toccare.

Alla fine, dicono entrambi, non esistono modelli da replicare. Ma esistono possibilità da aprire, traiettorie da immaginare. E se c’è una cosa che li accomuna, è proprio questo: non aspettano che succeda. Fanno succedere.

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